Sahar e Ali sono due amici: la prima è figlia di una tessitrice di tappeti, il secondo dell’artista che ne elabora i disegni. A Isfahan, in Iran, approfittano del lavoro dei genitori per giocare, raccogliere fiori, intessere ghirlande e passare quanto più tempo possibile insieme. Ma giunge il giorno in cui, al compimento dei nove anni, i due devono separarsi per tradizione; la vita li divide, portando però entrambi verso il mestiere dei genitori. Così un giorno Ali torna a casa di Sahar con un disegno per il tappeto che lei intesserà: due bambini che giocano felici sull’erba. Ora che si sono ritrovati potranno sposarsi e vivere per sempre insieme, grazie al tappeto speciale creato insieme. La favola della coreana Jeong-Ah Seo è leggera e importante contemporaneamente, eterna e antica: i disegni di Ali Boozari, ispirati ed elaborati come la trama e l’ordito di un tappeto persiano, li collocano in un luogo e un tempo ben definiti. Ma l’amore appreso lungo la vita attraverso la condivisione e la lontananza fa parte della storia di sempre di tutta l’umanità, e la vicenda narrata da Seo ce lo ricorda strappando pure qualche tremolino di palpebra. Tra melograni e torrenti, corone di fiori, matasse di lana da tingere e telai d’altri tempi, gli occhioni neri di Sahar e Ali svolazzano su paesaggi ricchissimi di tratti e dai colori pastello che richiamano stoffe pregiate. Per bambini romantici, sicuramente, ma nel dubbio leggetelo anche ai più scapestrati: toccherà corde che potrebbero stupirvi. In chiusura di libro, come per tutta la splendida (e giovane, speriamo fortunata perché le qualità sono molte!) collana Semi di Zucca di Sironi, approfondimenti sull’Iran, sui suoi abitanti e sulla loro cultura. |