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Ma quanto sono fusi i fusi orari?
Armando Massarenti, Il Sole 24 ore - Domenicale, 19.08.2012
 
L'Italia, com'è noto, adotta ogni anno l'ora legale, in vigore fino a ottobre quando torna l'ora solare. Ma vi siete mai chiesti che cosa siano esattamente l'ora legale e l'ora solare? Paolo Gangemi in Il piccolo libro delle curiosità sul mondo. La geografia che non si studia a scuola (Sironi) affronta l'argomento in uno dei tanti illuminanti capitoletti. L'ora solare è quella che segnerebbe l'ombra di una meridiana nel punto in cui vi trovate. Se c'è il sole naturalmente. Quasi mai però l'ora indicata dalla meridiana coinciderà con quella del vostro telefonino o del vostro orologio da polso. L'ora solare infatti varia da località a località a seconda dell'altezza del sole, mentre l'ora ufficiale è la stessa in tutti i luoghi appartenenti allo stesso fuso orario. La divisione di tutta la Terra in fusi orari osserva Gangemi - stabilita a Washington nel 1884, è «una decisione arbitraria, ma di grande comodità». La differenza di ora fra un posto e un altro è, se c'è, sempre un numero intero: quando a Roma sono le 9 a Lisbona sono le 8 e a New York le 3 di notte. «La decisione fu, insomma, di introdurre il principio della discontinuità al posto della continuità dell'ora solare. Se ogni città dovesse tenere conto della propria ora solare, il numero dei fusi orari sarebbe praticamente infinito, e dal punto di vista pratico sarebbe un caos indescrivibile». Così invece l'ora è sempre legale. E questo potrà già apparire come un piccolo paradosso. L'ora solare però tende a prendersi le sue rivincite. A rigore essa è in vigore solo nelle località attraversate dal meridiano di riferimento del proprio fuso orario: lì, e solo lì, l'ora è solare, e il sole si trova al punto più alto della sua traiettoria a mezzogiorno, come succede a Greenwich, per definizione. Ma la discontinuità delle ore ufficiali comporta diverse complicazioni. Ogni stato decide a quale, o a quali, fusi orari appartenere. La Spagna si trova grosso modo nel fuso orario della Gran Bretagna, ma ha deciso di adottare l'ora dell'Europa centrale. A volte si decide per un'ora ufficiale la cui differenza con l'ora di Greenwich non è un numero intero: nel caso dell'India è di 5 ore e 30 minuti e in Nepal è addirittura sfasata di 15 minuti. Armonizzare ore solari e legali, continuo e discontinuo, non è facile. Alcuni Paesi usano la strategia opposta e
portano la logica della discontinuità alle streme conseguenze. «11 caso limite è la Cina: fino al 1949 era suddivisa in cinque fusi orari, scesi poi a tre; infine, il governo ha deciso di accentuare il centralismo e imporre a tutto il Paese l'ora di Pechino. Così oggi le zone più occidentali (fra culli Tibet) hanno un'ora ufficiale sfasata di due ore rispetto a quella solare, con il risultato che il sole sorge quando la mattina è ufficialmente iniziata da un pezzo. È come se in Italia o in Germania si adottasse l'ora di Baghdad! La conseguenza più paradossale è che al confine fra Cina e Afghanistan il fuso orario salta bruscamente di tre ore e mezza: percorrendo pochi metri si passa dalle io di mattina alle 6.30. Forse sarebbe più pratico affidarsi a una meridiana!».
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Testo riprodotto unicamente a scopo informativo.

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