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Le facce simpatiche della camorra
Remo Bassini, La Sesia, 16.01.2004
“Non è il paradiso”: un atto d’accusa che va oltre Napoli
L’io narrante è quello della scrittrice, Antonella Cilento, che assume il nome di Eva. Ma il protagonista vero del libro “Non è il paradiso” (Edizioni Sironi; 12,50 euro) è Riavulone, il diavolo che sa come va il mondo e il mondo, a Napoli, va a braccetto con la camorra e la sua mentalità, e con l’accettazione che bisogna “tirare a campare” (tanto nulla cambierà, dice Bennato in una sua canzone).
Tanto la camorra se la ride di chi, come Eva, vuole che le cose cambino. E lotta, e non accetta. E scrive: La camorra sa essere simpatica come l’intelligenza e la cultura non saranno mai.
La simpatia, poi, è il sintomo della camorra light, dei presidi che ti pigliano per il ganascino, del politico gigione, del giornalista che ti sorride viscido e ti parla troppo vicino, dei vecchi che si atteggiano a giovani, della battuta che risolve tutto. Possibile che l’inferno riesca anche simpatico?
Eppure è così.

Insomma “Non è il paradiso” è un coraggioso atto d’accusa contro la malacultura napoletana, coraggioso soprattutto perché Eva-Antonella Cilento a Napoli ci vive, e ci guadagna (a fatica, perché si fatica se non si è parte dell’ingranaggio) la pagnotta.
Ma il libro, forse, non ha confini.
Nicola Tranfaglia, storico e giornalista, ha una tesi – condivisibile – sull’unità d’Italia.
Prima, esistevano tre culture: quella austro-ungarica, degli Stati controllati dagli Asburgo Lorena, quella francese, dei Savoia, e quella borbonica, del Sud. Sul campo di battaglia, sostiene lo storico, vinsero i Savoia; ma in campo culturale è la mentalità borbonico-mafiosa ad aver trionfato. Certo, il libro della Cilento (Eva non fuma, non beve caffè, non ama la cucina napoletana: insomma, è un’austro-ungarica) a prima vista pare destinato a Napoli, alla Campania e al Sud. In effetti lì non c’è il paradiso. Lì c’è l’inferno. Quello vero. Perché c’è la camorra.
Ma il paradiso dov’è?
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Testo riprodotto unicamente a scopo informativo.

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