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E il “Mare di Bering” sostituì Berija
Paola Aurisicchio, Il Centro, 10.12.2003
Un mattone di 447 pagine, con una copertina nera, a tratti arancioni, su cui a caratteri cubitali è impresso un titolo da lupo di mare: “Mare di Bering” (Sironi, 447 pagine, 17 euro).
Il libro è di Tullio Avoledo, alla sua seconda prova narrativa dopo il successo ottenuto con “L’elenco telefonico di Atlantide” e la sorpresa (per chi non avesse letto il suo precedente romanzo) è che il mattone è a prova dei velocisti della lettura: si può leggere in un giorno e mezzo senza saltare una pagina, perché la trama è bella, prende, non annoia in una sola riga.
Già questo è un gran risultato. Se a questo si aggiunge che il libro fa anche ridere, parla di musica e di poesia, descrive Trieste e le borgate del Friuli fino alla remota Islanda, ha un ventaglio di personaggi di ogni fascia di età e di caratteri dissimili, è ricco di avventure a cui intreccia anche storie d’amore (di un amore spesso fatto di parolacce e pugni in faccia), allora Tullio Avoledo è in grado di colpire qualsiasi lettore. Al centro del romanzo, un ragazzo di 25 anni, Mika Ganz, il fidanzato di Amanda, che per lavoro procura tesi di laurea preconfezionate a studenti fuori corso. Nel tempo libero Mika è un alternativo, con i capelli linghi, vestito male, con una sacca peruviana e che ha scelto di vivere nella borgata isolata dei Vàls: durante il lavoro, nel suo disadorno ufficio di Pordenone, Mika si trasforma in un perfetto lavoratore, con i vestiti griffati.
Mika trova gli studenti bisognosi di tesi e Rabo, Rabo Mishkin, ex tossico vicino ai 50 anni, personaggio cardine del romanzo nel suo essere un ex eroe della beat generation animato da sentimenti rivoluzionari, scrive le tesi dietro compenso. La trama si complica quando un amministratore delegato di mezza età, ordina a Mika una laurea honoris causa, per la sua bellissima amante, Anna. Nel frattempo a Reykjavik, si sta preparando il vertice internazionale degli Uniti (“è una definizione che ho trovato in un vecchio romanzo di fantascienza. Gli uniti erano una coalizione di Paesi ricchi del futuro”, dirà Mika) e una mostra d’arte sarà organizzata per le first ladies. Tra gli artisti chiamati a esporre, sarà presente anche Vaiola, compagna di Silvia silver e amica di Amanda. Con tutti i particolari che arricchiscono un romanzo, quali descrizione della famiglia di Amanda che non sopporta l’irriverente e ironico Mika e il padre di quest’ultimo, che in preda a una crisi esistenziale, si separa dalla moglie e finisce nel Vàls quasi a fare il contadino dell’orto e il guardiano della casa del figlio, nel libro una serie di reazioni a catena portano sulla scena un tal Aurelio Scarfatti, assistente di Procedura penale e presunto amante di Amanda e la coppia del Gatto e la Volpe, sgangherati mafiosi vicini di casa di Mika, che lo aiuteranno, a suon di botte, nella ricerca della laurea.
Tra citazioni di canzoni dei Doors, Rolling Stone, Steely Dan e la voce di Eva Cassidy, ci si comincia a chiedere il perché del titolo del libro. Presenza trasversale alla trama principale, è la notizia di un sottomarino affondato nel mare di Bering. Alla fine del libro Tullio Avoledo dirà: “nel 1953, gli abbonati all’Enciclopedia Sovietica ricevettero un avviso che ordinava loro di strappare la pagina dedicata a Lavrentij Berija, ex capo dell’Nkvd, appena arrestato dopo una lunga carriera di terrore. Qualche mese dopo lo spazio della voce “Berija” sarebbe stato occpuato da una più lunga voce “Bering, mare di”.
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Testo riprodotto unicamente a scopo informativo.

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