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Provincia letteraria?
Gian Paolo Serino, Il Mucchio Selvaggio, 01.07.2002
Pubblico/Privato 0.1
In tempi come i nostri – dove ormai anche gli antifurti hanno le palle – è strano sentire parlarlare di coerenza: è quindi con piacere che proponiamo l'intervista a Giuseppe Caliceti, scrittore che avevamo apprezzato in "Fonderia Italghisa" (1996,Marsilio) avevamo perso in "Battito animale" (Marsilio, 2001) e che ora ritroviamo in "Pubblico/Privato 0.1", primo titolo della collana "Indicativo presente" diretta da Giulio Mozzi per Sironi editore. "Pubblico/Privato 0.1" (pp.339, 12,80), come recita il sottotitolo, è il "diario on-line di uno scrittore inattivo", il resoconto cartaceo di diciotto mesi di conversazioni e di riflessioni che quotidianamente lo scrittore scarica sul portale Emilianet (www.emilianet.it). E se già Zavattini amava sottolineare che "uno scrittore lavora anche quando guarda fuori dalla finestra" Caliceti ha deciso di mettere su carta i frammenti usciti da "windows". Il risultato è a dir poco interessante: proprio per questo abbiamo deciso di incontrarlo.

In Pubblico/Privato 0.1 la prima cosa che mi ha colpito è come, in tempi dove tutto è in Rete, la provincia svolga ancora un luogo chiave: forse perché provengo da un "Como profondo" dove tutto è palude, dove le pagine culturali del quotidiano locale fanno paginoni su Mussolini o sull'iconografia artistica della carpa muschiata nelle tradizioni orali dell'alto lago, ma dalle tue parti, mi sembra tutto più sveglio, più vero…

Be', però mica male la carpa muschiata dell'alto lago.... Battute a parte, non mi lamento di vivere a Reggio Emilia, ma ognuno ha le sue sfighe! Sul ruolo chiave della provincia, poi! Reggio Emilia certo in passato è stata la provetta dell'Ulivo Futuro che è venuto! Con Prodi! I Ds! Per molti reggiani, però, 'sto Ulivo ha voluto dire ex democristiani in consiglio comunale! E paesini della bassa reggiana che adesso hanno Rifondazione al 30 per cento! Certo la vita da queste parti è viva, scoppiettante! Ma ricordiamoci anche, come diceva Manganelli, e non era il solo, che la letteratura è anche finzione!

Edoardo Sanguineti, parlando di "Battito animale", ha sottolineato come la tua ricerca linguistica approdasse ad una sorta di neo-rap narrativo: in "Pubblico /Privato", invece, l'ultimo frontiera del linguaggio sembra il frammento…

Giulio Mozzi, curatore della collana Indicativo presente di Sironi, aveva un'idea che io condivido a pieno: fare libri che parlassero della realtà di oggi! Italiana! Quella in cui viviamo! In termini di lingua e di contenuti! Come per altro sanno fare molto meglio degli italiani scrittori per adulti e per ragazzi di lingua anglosassone! La versione cartacea del Diario on line che tengo su Emilianet mi sembrava un buon libro per iniziare una collana del genere! Certo parlare del presente non è facile! E' materia caldissima, ancora! E il frammento credo sia la forma letteraria (ma anche filosofica) più adatta per farlo! Almeno per me!

Spesso ti associano a Tondelli: perché pensi che Tondelli sia diventato un classico e invece, per restare dalle tue parti, un grande come Antonio Delfini sia ad oggi quasi completamente dimenticato?

Perchè Tondelli, dopo "Altri libertini" e "PaoPao", era senza dubbio più politicamente corretto per la Sinistra di un furioso come Antonio Delfini! Uno che fa il diavolo a quattro per portare il surrealismo a Modena! Uno che scrive il manifesto del Partito Conservatore Comunista! Personalmente amo più Delfini che l'ultimo Tondelli, se devo essere sincero! E' più dirompente! Più anarchico! Più fuori di testa! Più puro! Anche se viveva in un mito da boemier di provincia che, specie qui in provincia, credo sia stato molto deleterio!

Con Tondelli, oltre alle affinità di una ricerca linguistica che sia lo specchio dei tempi (proprio per questo, per me, non potrà mai essere veramente un classico), mi sembra che tu condivida anche una certa visione della politica. In "Altri Libertini" Tondelli criticava, pur ironicamente, la sinistra: per te, invece, la sinistra sembra rappresentare una disillusione fetale e fatale…

Io sono nato dopo Tondelli! Non tanti anni dopo, ma quei pochi anni di differenza non sono anni a caso! Tondelli criticava i tabù e le contraddizione della Sinistra bolognese universitaria! Io faccio la mia parte con quel Brandello di Pseudisinistra che mi trovo adesso! La disillusione non credo sia solo un sentimento mio, ma che riguarda un bel po' di gente! Per quanto riguarda la Ricerca linguistica.... Credo che Tondelli abbia abbandonato troppo presto la linea celiniana di "Altri libertini" e di "PaoPao" per diventare, come tutti, un Grande Scrittore Italiano.... Che per altro, dal mio piccolo modo di vedere, era già dopo le prime due prove!

Tra l'altro, quando uscì "Fonderia Italghisa", la stampa di sinistra ti accusò di aver scritto un romanzo di destra…

Vabbè, questa è una vecchia storia! A parte le accuse "a Sinistra" (ne ricordo una cattivella di Marino Sinibaldi sull'Unità di allora, che era del resto molto peggio di quella di Furio Colombo di oggi....), ci furono pure acclamazioni a destra! Il Secolo d'Italia fu il giornale che mi recensì in modo più entusiasta! Addirittura il doppio paginone centrale! Parlando finalmente del "Nuovo Giovane Scrittore di Destra"! E' una vecchia storia, lo ripeto! Fin da ragazzino, dalle nostre parti, si spiegava che "a parlare in modo critico della Sinistra" si faceva il famoso "GIOCO DEL NEMICO"! Io mi sono rotto le palle di 'sta ipocrisia qui! Chi ha orecchie per intendere, intenda! Chi non le ha, si arrangi!

Non è un caso, quindi, che tu citi un passaggio dal "Diario" di Kierkegaard come epigrafe di "Pubblico/Privato": "La corruzione fondamentale dei nostri tempi consiste nell'aver abolito la personalità. Nessuno osa più al giorno d'oggi essere personalità: per paura vigliacca degli uomini ognuno rabbrividisce al pensiero di essere "io" di fronte, e forse in contrasto con gli altri. Allora i politicanti si contentano del "pubblico". Il politicante non è un "io": egli parla in nome del pubblico".

No, non è assolutamente un caso! Come emiliano sono attratto irresistibilmente dalla Massa! Come un cantante tipo l'amico Giovanni Lindo Ferretti dei CCCP e poi CSI, tanto per intendersi! Come Luciano Ligabue & Zucchero Fornaciari! Attratto dal popolo, se si può ancora usare una parola del genere! Dalla quantità delle persone più che dalla qualità, per altro difficile da definire! Ma più, o meglio, prima di un'attrazione IDEOLOGICA, per me c'è una attrazione di tipo ESTETCO e EMOTIVO! Io amo la quantità di gente che affolla i megacentrocommerciali coop emiliani come la gente che ancora dalle nostre parti affolla le piazze il primo Maggio! Amo la massa di giovani che affollano le megadisco emiliane come quelli che vanno in massa al Pavarotti and Friends! Amo la massa e i simboli che la rappresentano! Dal cavallino rampante della Ferrari al Busto di Lenin nella piazza di Cavriago, a dieci chilometri da Reggio Emilia! Città dello sbiadito tricolore! E il mio è un amore ma anche un odio, come credo si capisca leggendo quello che scrivo!

In Pubblico/Privato cerchi anche di offrire una risposta alla ricorrente domanda su che fine abbiano fatto gli intellettuali. Sottolinei che "non siamo isolati in torri d'avorio,ma immersi in una rete di relazioni, scambi e corticircuiti…".

Gli intellettuali sono una parola e una categoria che porta sfiga, specie a Sinistra! Basta, non parliamone più! Non esistono caste protette! Sono molto incazzatto su 'sti intellettualini di Sinistra oggi tra i quaranta e i cinquanta anni! Fighetti alla Michele Serra e alla Valter Veltroni o alla D'Alema che per me hanno fatto danni enormi senza rendersene conto! Tutti 'sti comici sinistrosi mi mettono tristezza! Io sono per i pensionati che dalle nostre parti lavorano ancora gratis per organizzare le Feste dell'Unità! Che credo sopravviveranno nonostante i pessimi politici di sinistra che si sono avuti negli ultimi decenni! Gente che non rappresenta nè ha parole nè come look la base di Sinistra! Gente che rincorre ideali e modelli che in buona parte sono già rappresentati da Berlusconi & Compagnia Bella! Gente che dopo il crollo del muro di Berlino ha azzerato completamente i valori, il patrimonio, i simboli di generazioni e generazioni di compagni! Senza ricordarsi che la Sinistra italiana aveva comunque una sua identità diversa da quella delle Sinistre di tanti altri paesi nel mondo! Unione Sovietica compresa! Per me sono stati e continuano ad essere degli irresponsabili! Anche nel modo in cui non hanno e continuano a non fare l'unica battaglia politica seria che si dovrebbe fare adesso in Italia: quella contro il conflitto di interessi del Presidente del Consiglio! Che rende falsa la nostra povera democrazia!

Flaubert rivendicava invece il diritto di vivere in una torre d'avorio, lamentandosi però che "una marea di merda ne battesse sempre le mura". Si riferiva alle relazioni…

Massimo rispetto per il Suino Flaubert, ma i tempi cambiano! E sempre più in fretta! Ognuno di noi è una Torre d'Avorio con mani e piedi! Occhi e orecchie! Ognuno di noi oggi è un Computer Organico bombardato da una marea di informazioni di merda! Cioè assolutamente inutili! Che hanno lo scopo essenzialmente di stordirci e distrarci! E avvilirci! E esibire la nostra vanità quando ne parliamo con gli amici o sui giornali come piccoli anchorman del paleolitico! Le relazioni sono il sale della nostra esistenza! Una volta leggevo i libri e basta! Adesso sono interessato anche a sapere chi erano e chi sono gli scrittori che li hanno scritti! Pretendo un minimo di coerenza tra quello che fanno nella vita e quello che scrivono! Ebbene sì, sono un moralista!
Tutti i diritti degli articoli della rassegna stampa di sironieditore.it di proprietà dei rispettivi autori/testate/siti.
Testo riprodotto unicamente a scopo informativo.

L'universo accidentale
di Alan Lightman
Galápagos
"L'idea fondamentale. Intervista a Fabio Toscano" di Carlo Silini, Corriere Ticino
"Il cervello geniale che valeva per due" di Giulia Villoresi, Il Venerdì di Repubblica
"Come funzionava la testa di Leonardo" di Giovanni Caprara, Sette, Corriere della sera

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