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Avoledo "fulminato" da Philip Dick
Antonella Stancanelli, Il Gazzettino, 22.09.2003
Si è chiusa ieri la manifestazione letteraria Pordenonelegge.it, appuntamento che ha registrato un pubblico numeroso

Nonostante le defezioni, l'interesse è stato grande
A volte sottilmente, a volte come una tempesta, le pagine di un libro possono modificare l'esistenza, cambiare l'ordine della percezione del mondo.

Con la speranza profusa da queste parole che presentavano "Speaker's corner", uno degli appuntamenti più amati di Pordenonelegge.it, si è chiuso ieri il sipario sull'edizione 2003 della festa del libro con gli autori. Una festa che ha calamitato sulle rive del Noncello circa 12 mila persone, una folla che ha rimepito ogni angolo, ogni piazza, ogni separè con l'autore, ogni salotto di rapprentanza, mettendo a dura prova le capacità dei contenitori naoniani.

Nonostante le numerose defezioni di nomi di grosso richiamo (Teo Teocoli, Alain Elkann, Claudio Magris, Gore Vidal, Andrea Zanzotto, Younis Tawfik, Enzo Siciliano e Pierluigi Cappello), la gente era ovunque, pronta ad ascoltare una parola, un verso, una riflessione, la confidenza di uno scrittore, sulla pagina che gli ha cambiato la vita. Sicchè traboccava di gente, desiderosa di ascoltare, di farsi emozionare, la duecentesca loggia del municipio di Pordenone, dove si sono alternati, all'angolo della lettura, alcuni dei protagonisti della festa letteraria, chiamati a rendere il pubblico partecipe della pagina che ha avuto un peso determinante nella loro esistenza.

Toccante, per esempio, è risultata la svolta che ha impresso al futuro - anche di scrittore - del padovano Giulio Mozzi il casuale incontro (in treno, dov'era il libro era stato momentaneamente abbandonato sul sedile) con "Le confessioni" di Agostino, da cui è maturata la scoperta dell'ineluttabile "vanità degli sforzi".Non meno emozione, per il pubblico rapito dalla lettura di alcuni passaggi fondamentali del romanzo, ha suscitato "Bartleby lo scrivano" di Hermann Melville e il suo "preferirei di no", metafora dell'uomo che non riesce ad identificarsi nel mondo civilizzato, scelto da Lorenzo Pavolini, caporedattore di "Nuovi argomenti".

Una pagina di "Palomar" di Italo Calvino, un nome che già nel suono infonde bellezza, ha invece convinto Roberto Ferrucci a guardare alla vita abolendo convenzioni e rigidi schemi. Si tratta de "Il seno nudo", racconto in cui lo scrittore veneto ha ritrovato un momento fatale della sua adolescenza: il giorno in cui la madre, durante una gita "aziendale" in Costa Azzurra, gli coprì gli occhi quando sulla spiaggia si imbatterono in uno dei primo topless degli anni '70.

Un brillante Tullio Avoledo, il pordenonese autore del superclassificato "L'elenco telefonico di Atlantide", ha rivelato invece di essere stato "fulminato" dal fantascientifico "La penultima verità" di Philip K.Dick, dove la menzogna diventa condizione di vita quotidiana: unica paradossale possibilità di esistenza ("tutto sommato viviamo in un mondo simile). Mentre Emanuele Trevi è stato segnato dal fascino della narrazione di "Cuore di tenebra", di Joseph Conrad e, infine, Isabella Bossi Fedrigotti ha svelato di essere stata segnata, in tutte le età della sua vita, dalla celebre poesia di Quasimodo, "Ognuno sta solo"

Il giorno precedente, sempre nell'ambito del filone del viaggio sia narrativo sia esistenziale, tracciato da questa 4a edizione di Pordenonelegge.it, Enrico Brizzi, che ha registrato il tutto esaurito nel cuore cittadino, osannato da una folla di fan under 20, aveva raccontato della sua passione per Jack London e Andrea De Carlo. Il tema dei ricordi, delle passioni personali e dell'amicicia hanno costellato anche gli incontri con il grande artista, noto a livello internazionale (inventore del decollge) Mimmo Rotella, 85enne, che si è addirittura esibito con i suoi poemi-concerto, con suoni inventati. E anche con Giorgio Celli e Valerio Massimo Manfredi, che hanno raccontato la loro amicicia e afrontato l'affasciante tema delle affinità elettive.

«Forse è nato un nuovo modo di divulgare la letteratura e di fare cultura - ha detto Elio Quartini, neo presidente della Camera di Commercio, ideatrice della manifestazione - Un modo intimista che più volte in questi giorni mi ha commosso». E che ben si addice a una città spesso definita "bambina", con una grande voglia di crescere.
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