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Protagonisti: Intervista a Silvio Bernelli
Francesco Perilli, RTL 102.5, 21.07.2003
(Perilli) Stasera voglio parlare di un romanzo, che si chiama “I ragazzi del Mucchio”, che ha alle sue spalle, e da sfondo, una storia legata alla musica, e quando c’è la musica di mezzo la mia attenzione è sempre massima, anche perché, tra l’altro, è un romanzo su una storia realmente vissuta. Vissuta da chi? Da Silvio Bernelli che l’ha scritta e soprattutto anni addietro l’ha vissuta intensamente. Ciao Silvio.

(Bernelli) Ciao, Francesco.

(Perilli) Eccoci qui, dicevo, la musica fa da sfondo un po’ a tutto quanto, no?

(Bernelli) Sì, è una musica un po’ complicata, un po’ poco radiofonica, che si chiama Hard Core Punk, una musica estrema che andava parecchio in voga negli anni ’80, in certi ambienti, e soprattutto in un certo tipo di Italia.

(Perilli) E che tu hai suonato per diverso tempo.

(Bernelli) Ho suonato il basso elettrico in due formazioni che si chiamavano Declino e Indigesti, e il libro “I ragazzi del Mucchio” racconta le loro avventure e alcune di un altro gruppo che si chiamava Negazione.

(Perilli) Allora, il tutto inizia a Torino, dicevi, anni ’80. Quindi tu avevi quindici, sedici anni al massimo…

(Bernelli) Sì, questa è una storia di grande giovinezza, nel senso che quando il libro inizia sono un ragazzino di sedici anni, e quando finisce, dopo cinque tour europei e un tour negli Stati Uniti ho ventidue anni e mezzo.

(Perilli) Ecco, e che cosa è successo in questo lasso di tempo, che cosa hai fotografato in questo libro?

(Bernelli) È successo che abbiamo passato la “Linea d’ombra” di Conrad. A qualcuno è successo facendo esperienze diverse. A me e ai miei amici, i ragazzi del Mucchio appunto, è capitato suonando in concerti molto affollati e qualche volta anche pericolosi, in tanti paesi del mondo, in quasi tutti i paesi d’Europa e anche negli Stati Uniti, come ti dicevo.

(Perilli) Penso che in questo libro ci si potranno riconoscere tante persone, che hanno avuto o hanno tuttora esperienze musicali, perché sono tanti i ragazzi del Mucchio, non trovi?

(Bernelli) I ragazzi del Mucchio sono molti e per fare un esempio, possiamo dire che dai gruppi che abbiamo citato prima, salta fuori un personaggio come Neffa, che è tutt’oggi nelle vostre hit list.

(Perilli) Però ci sono anche tanti ragazzi che vivono in quel sottobosco musicale che vivono esperienze simili magari a quelle che hai vissuto tu, per cui ci si può trovare molto di quel periodo, ma anche del periodo attuale, perché in fondo poi fare musica vent’anni fa non è tanto diverso che farla quest’oggi, che dici?

(Bernelli) Dico che questo libro qui ha un po’ una particolarità. Certa critica infatti l’ha paragonato al film “The Commitments” di Alan Parker, e quindi è un libro che parla di musica come una passione, quindi va bene per chiunque abbia una passione qualunque sia, ma soprattutto forse lo consigliamo a quei ragazzini che sono, lì a casa, e si stanno accordando la chitarra e vogliono fare un gruppo. Ecco quello che succede poi dopo, quando il gruppo si fa davvero, lo troviamo nei “ragazzi del Mucchio”

(Perilli) Silvio Bernelli, i ragazzi del Mucchio, questo è il libro di cui volevo parlarvi stasera, perché c’è tanta musica, ma c’è anche tanta voglia di vivere, mi sembra, in queste pagine, ed è edito da Sironi Editore. Silvio, in bocca al lupo, per questo tuo libro, e soprattutto buona estate.

(Bernelli) Anche a te, grazie mille, e un saluto a tutti gli ascoltatori.
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