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"Ecco il mio diario on line" |
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Gazzetta di Reggio, 30.04.2002 |
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Giuseppe Caliceti e il suo "Pubblico/Privato" da oggi in libreria |
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REGGIO. Esce oggi il nuovo libro di Giuseppe Caliceti intitolato "Pubblico/Privato 0.1. Diario on line dello scrittore inattivo": il resoconto di un diario iniziato il 14 luglio del 2000 e che arriva fino al 31 Dicembre del 2001, scritto da Caliceti nel portale Emilianet (www.emilianet.it). Ma compaiono nel libro anche diversi testi che l'autore ha pubblicato negli anni scorsi sulla Gazzetta di Reggio.
Un libro senza dubbio diverso dai precedenti che ha scritto.
"Sì. E anche diverso da quelli che, almeno io, ho letto fino a ora. In effetti si tratta di una cosa nuova sotto vari punti di vista: da quello grafico a quello del tipo di scrittura usata. Un diario di solito è scritto da una sola persona in gran solitudine: qui, invece, essendo nato come diario pubblico, diario in rete, è saltato fuori un diario collettivo e interattivo ribollente di voci anche non mie".
Un libro che si può definire autobiografico?
"E' certamente il mio libro più autobiografico scritto in prosa pubblicato fino a ora. All'interno vi confuisce la cronaca dei miei ultimi due anni di vita, segnati da eventi pubblici e privati molto rilevanti".
Può farci qualche esempio?
"Si va dall'avvento del secondo governo Berlusconi al G8 di Genova, all'attentato alle torri gemelle al dibattito sempre vivo qui in città sull'immigrazione".
E per quanto riguarda il privato?
"Si va dalle considerazione sul mio lavoro di insegnante elementare al lavoro con i giovani aspiranti scrittori del laboratorio di scrittura Baobab di cui sono responsabile, per esempio".
In questo ultimo libro si parla anche della morte di suo padre.
"Sì. Senza dubbio il filo conduttore dell'intero libro è la mia riflessione sulla tragica e improvvisa morte di mio padre, avvenuta il 15 settembre del 2000, schiacciato da un trattore. Un fatto che ha inevitabilmente mi ha spezzato in due: esiste la mia vita prima di quel giorno ed esiste la mia vita dopo quel giorno. La mancanza di mio padre è ancora grandissima, ma a volte ho la sensazione di provare una sua sensazione diffusa di presenza attorno a me. E' una cosa molto strana, a ben pensarci. Cerco di parlarne anche in questo libro. Ma non credo di aver elaborato ancora pienamente il lutto, come si dice in questi casi. Sinceramente non mi sono fatto ancora alcuna idea precisa di cosa possa significare 'elaborare un lutto'".
Nel libro compaiono molte citazioni di altri autori, e-mail ricevute, lettere di amici e scrittori, articoli scritti da lei per i giornali locali e nazionali, molti quelli pubblicati sulla Gazzetta, vignette e fotografie.
"Sì, è un libro strano, una specie di enciclopedia. Con tanto di indice delle citazioni, degli articoli, dei disegni e delle foto. Una sorta di zibaldone. Un'opera aperta in presa diretta, palpitante di voci e tipologie di scrittura e soluzioni anche tipografiche differenti".
Un diario dei nostri tempi, insomma...
"Sì. Tempi legati inevitabilmente alla rivoluzione di internet e alle soluzioni anche comunicative che offre questo straordinario mezzo di comunicazione anche dal punto di vista letterario. Che permettono di scrivere un diario non solo individuale ma collettivo".
Chi deve ringraziare?
"Tutti gli amici, vicini e lontani, che hanno contribuito alla realizzazione di questo diario collettivo". |
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